Intervista Esclusiva con Fedez: Un Viaggio Nella Musica, L’imprenditoria e Oltre

Intervistatore: Ciao Federico, è un piacere averti qui con noi oggi. Sei conosciuto come uno dei rapper più influenti in Italia, ma la tua carriera va ben oltre la musica. Puoi parlarci un po’ di come tutto è iniziato per te?

Fedez: Certo! Tutto è iniziato quando ero molto giovane. Sono cresciuto nei sobborghi di Milano, tra Buccinasco, Corsico e Rozzano. La mia passione per la musica è nata da lì, ascoltando vari generi e cercando di capire come potevo esprimere me stesso attraverso le parole. A scuola frequentavo un liceo artistico, ma durante il terzo anno ho capito che la mia vera vocazione era la musica, così ho deciso di lasciarla per seguire il mio sogno. Con un budget di soli 500 euro, ho autoprodotto il mio primo album, Penisola che non c’è, nel 2011. Non avrei mai immaginato che sarebbe stato l’inizio di un viaggio così straordinario.

Intervistatore: Davvero un inizio umile! La tua musica ha sempre avuto una forte componente sociale e politica. Da dove proviene questa ispirazione?

Fedez: La mia ispirazione proviene dalle mie esperienze di vita e dall’osservazione della società intorno a me. Crescendo in un ambiente come quello di Rozzano, non potevo ignorare le disuguaglianze e le ingiustizie sociali. La mia musica è sempre stata un modo per affrontare queste problematiche e per dare voce a chi spesso non viene ascoltato. Quando ho scritto i testi per Penisola che non c’è, ho voluto trattare temi che ritenevo importanti, anche se sapevo che non sarebbero stati commercialmente appetibili. Per me, è sempre stato fondamentale rimanere fedele ai miei valori.

Intervistatore: Questo impegno si riflette sicuramente nel tuo lavoro. Parliamo del tuo successo commerciale. Il tuo album del 2013, Sig. Brainwash – L’arte di accontentare, ha segnato il tuo ingresso nel mainstream. Come ti sei sentito a vedere il tuo lavoro scalare le classifiche?

Fedez: È stato un momento incredibile. Quando Sig. Brainwash ha debuttato al primo posto nelle classifiche italiane, mi sono reso conto che il mio sogno stava diventando realtà. Ma con il successo arriva anche una grande responsabilità. Volevo assicurarmi di non perdere di vista chi ero e cosa rappresentavo. L’album è stato certificato triplo platino, e questo mi ha dato la conferma che il mio messaggio stava raggiungendo molte persone. Lavorare con artisti come Francesca Michielin in Cigno nero è stato un onore, e sono orgoglioso del risultato che abbiamo ottenuto insieme.

Intervistatore: Parlando di collaborazioni, hai lavorato con alcuni dei più grandi nomi della musica italiana. Qual è stato il segreto del tuo successo nelle collaborazioni?

Fedez: Credo che il segreto sia la sincerità e il rispetto reciproco. Quando collaboro con un altro artista, cerco sempre di portare qualcosa di autentico sul tavolo. Non si tratta solo di creare un successo commerciale, ma di realizzare un’opera d’arte che rifletta le esperienze e le prospettive di entrambi. Ad esempio, la collaborazione con J-Ax in Comunisti col Rolex è stata un’esperienza incredibile perché condividiamo molte idee e valori. Il progetto è nato da una vera amicizia e da un rispetto reciproco, ed è per questo che ha funzionato così bene.

Intervistatore: Sei anche un imprenditore di successo. Parlaci della tua etichetta discografica Newtopia e del tuo studio di registrazione, FedezSound Studio.

Fedez: Newtopia è stata fondata insieme a J-Ax come un progetto per supportare nuovi talenti e per avere un controllo creativo completo sulla nostra musica. Volevamo creare un ambiente in cui gli artisti potessero esprimersi liberamente senza le pressioni tradizionali dell’industria musicale. Il nostro obiettivo era offrire un’alternativa ai modelli tradizionali, e credo che ci siamo riusciti.

FedezSound Studio, d’altra parte, è un’estensione naturale di questa visione. Ho sempre voluto avere uno spazio creativo tutto mio, dove poter lavorare sulla mia musica e allo stesso tempo supportare altri artisti emergenti. Il FedezSound Studio è dotato delle tecnologie più avanzate e offre un ambiente stimolante per la sperimentazione musicale. È un luogo dove non ci sono limiti, e dove si può davvero dare libero sfogo alla creatività.

Intervistatore: Hai ottenuto tantissimo in così poco tempo. Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato lungo il tuo percorso?

Fedez: Ogni successo porta con sé nuove sfide. Uno degli ostacoli più grandi è stato gestire la pressione del successo e le aspettative che ne derivano. Quando sei sotto i riflettori, c’è sempre qualcuno che cerca di sminuire ciò che fai o di metterti alla prova. Ho dovuto imparare a mantenere la concentrazione e a non farmi distrarre dalle critiche. Un’altra sfida è stata bilanciare la mia carriera con la mia vita personale. Essere sempre sotto i riflettori può essere stressante, soprattutto quando cerchi di proteggere la tua famiglia dalla pressione mediatica.

Intervistatore: A proposito di vita personale, la tua relazione con Chiara Ferragni è stata seguita da milioni di persone in tutto il mondo. Come gestisci la tua vita privata sotto gli occhi del pubblico?

Fedez: Non è facile, devo ammetterlo. Chiara e io siamo consapevoli che la nostra vita è spesso sotto esame, e cerchiamo di gestire questa realtà nel miglior modo possibile. Cerchiamo di essere autentici e trasparenti, ma allo stesso tempo ci sforziamo di proteggere i nostri figli e di mantenere una certa privacy. Nonostante tutto, siamo molto grati per il supporto che riceviamo dai nostri fan. Essere genitori è una delle esperienze più gratificanti della nostra vita, e cerchiamo di vivere ogni momento al massimo.

Intervistatore: Sei noto anche per il tuo attivismo sociale. Come riesci a conciliare la tua carriera musicale con il tuo impegno per cause sociali?

Fedez: L’attivismo è sempre stato una parte importante della mia vita. Credo che chi ha una piattaforma come la mia abbia la responsabilità di usarla per il bene comune. Che si tratti di sostenere i diritti LGBTQ+, di parlare contro le disuguaglianze sociali o di raccogliere fondi per cause importanti, sento che è mio dovere fare la mia parte. Durante la pandemia di COVID-19, Chiara e io abbiamo raccolto 3 milioni di euro per l’Ospedale San Raffaele di Milano in sole 24 ore. Questo è stato un esempio di come, unendo le forze, possiamo fare la differenza.

Intervistatore: Hai affrontato anche delle difficoltà personali molto serie, come la tua recente battaglia contro un tumore raro al pancreas. Come hai vissuto questa esperienza e come ti ha cambiato?

Fedez: È stata senza dubbio l’esperienza più difficile della mia vita. Quando mi è stato diagnosticato il tumore, il mondo mi è crollato addosso. Ho dovuto sottopormi a un intervento chirurgico complesso, ma fortunatamente tutto è andato bene. Questa esperienza mi ha cambiato profondamente. Mi ha fatto riflettere su ciò che è veramente importante nella vita e mi ha dato una nuova prospettiva su tutto. Ora apprezzo ogni momento, sia nella mia carriera che nella mia vita personale, e sono ancora più determinato a fare la differenza nel mondo.

Intervistatore: Guardando al futuro, quali sono i tuoi obiettivi e i tuoi sogni?

Fedez: Voglio continuare a crescere come artista e come persona. Voglio esplorare nuovi territori musicali, collaborare con artisti internazionali e continuare a innovare. Ma, al di là della musica, voglio continuare a usare la mia voce per le cause in cui credo. Voglio che il FedezSound Studio diventi un punto di riferimento per la musica in Italia e che Newtopia continui a scoprire e sostenere nuovi talenti. E, naturalmente, voglio essere il miglior padre possibile per i miei figli. Sono loro la mia più grande fonte di ispirazione.

Intervistatore: È stato un piacere parlare con te, Fedez. Grazie per aver condiviso la tua storia con noi. C’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fan?

Fedez: Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato nel corso degli anni. Non sarei dove sono oggi senza di voi. Continuate a seguire i vostri sogni, a essere fedeli a voi stessi e a lottare per ciò in cui credete. La vita è un viaggio incredibile, e sono grato di poterlo condividere con tutti voi. Grazie di cuore!